Resistenza agli antibiotici: il ruolo chiave della prevenzione

"Nei prossimi 10 o 20 anni alcune infezioni potrebbero non essere più curabili". Così parla alla Bbc Dame Sally Davies la consulente governativa per la sanità pubblica del Regno Unito, a proposito della resistenza agli antibiotici che sempre più batteri stanno sviluppando. L'esperta la definisce una "bomba a orologeria che le nazioni dovrebbero inserire nell'elenco delle più grandi minacce all'umanità".

L'antibiotico-resistenza è dovuta alla mancanza di un ricambio: da quasi trent'anni infatti non ci sono nuove classi di antibiotici spiega Dame Sally Davies questo perché "per gli antibiotici non c'è lo stesso mercato che esiste per i farmaci che curano la pressione alta o il diabete". Un'altra motivazione è il ricorso eccessivo agli antibiotici che favorisce la nascita di super batteri resistenti ai farmaci.

Questo crea non poche preoccupazioni, l'esperta infatti aggiunge che "tra 20 anni anche gli interventi di routine potrebbero diventare mortali se perdiamo la capacità di combattere le infezioni, come succedeva nel 1800. Per non parlare dei trapianti, che saranno di fatto impossibili per l'elevatissima mortalità post-operatoria".

Questa minaccia ribadisce il ruolo portante della prevenzione nella lotta alle infezioni.
Per contrastarle è infatti necessario a priori un utilizzo responsabile degli antibiotici, evitando gli abusi attraverso una corretta prescrizione e assunzione del farmaco. Ma prevenzione anche in termini di disinfezione ambientale, importantissima nella lotta contro le infezioni in ambienti professionali e sanitari ma non solo, anche negli ambienti domestici e in tutte le attività quotidiane.

 

Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/articoli/1085672/la-nuova-peste-la-resistenza-agli-antibiotici.shtml

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